La striscia vincente dei Lions Bisceglie si interrompe dopo sei affermazioni consecutive. La squadra di Console esce sconfitta dal parquet di Senigallia, al termine di un incontro equilibrato e ricco di momenti chiave, chiuso 81-77 in favore dei marchigiani. A incidere, soprattutto, il break di 7-0 maturato negli ultimi due minuti, determinante per indirizzare l’esito di una partita in cui i nerazzurri erano riusciti più volte a rientrare.
L’avvio è complicato per Bisceglie, che subisce un 9-0 nelle prime fasi e fatica a trovare ritmo offensivo. La squadra cresce nel secondo periodo, complici una maggiore intensità e la capacità di mantenere il confronto su un piano di equilibrio, pur senza mai mettere la testa avanti prima dell’intervallo. La serata ispirata di Senigallia nel tiro da fuori – con percentuali molto elevate nel primo tempo – rende più complesso il tentativo di rimonta dei pugliesi.
Al rientro sul parquet arriva però la reazione: una conclusione di Anibaldi, miglior realizzatore del match, regala agli ospiti il primo vantaggio sul 48-50. I padroni di casa rispondono immediatamente con un controbreak di 8-0, ma Bisceglie rimane agganciata alla partita grazie alla tripla di Montanari, che vale il nuovo sorpasso sul 60-61. La sfida continua a oscillare, con Senigallia capace di trovare continuità offensiva e con i nerazzurri che tengono vive le proprie chance grazie al parziale di 3-11 firmato da Festinese per il 71-72 a sei minuti dalla conclusione.
Nel finale, Di Dio e ancora Anibaldi riportano i Lions in avanti sul 74-77, ma da quel momento la produzione offensiva si interrompe. Senigallia trova la parità con il canestro di Clementi, quindi Sablich firma il sorpasso e i liberi realizzati da Clementi e Giampieri chiudono la contesa sul +4. Un dato significativo riguarda i tiri liberi: i marchigiani ne tentano diciassette in più, mentre Bisceglie non va mai in lunetta negli ultimi due quarti.
Lo stop non compromette il percorso dei Lions, che restano in zona playoff nel girone D di Serie B2. La sfida del PalaPanzini evidenzia margini di miglioramento su cui lavorare, come i blackout iniziale e finale, ma conferma anche la competitività di un gruppo che ha saputo restare in partita fino al fotofinish.