Taranto: amianto nell’ex Ilva, azienda avvia bonifica

Scritto il 15/12/2025
da Leo Spalluto

TARANTO – Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria comunica di aver accertato la presenza di un manufatto con sospetto contenuto di amianto presso la campata 1 di Acciaieria 1 (attualmente non in esercizio). Il manufatto, di contenute dimensioni, si trovava in una zona non interessata né da attività lavorative né dal transito di lavoratori.

Come da procedura interna, sono state attivate le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente.

A seguito delle analisi condotte sul materiale, è emersa la presenza di amianto nello stesso. L’azienda ha avviato le procedure per la bonifica del materiale, in linea con le normative vigenti, che prevedono la predisposizione di un piano di lavoro, che dovrà essere validato dalle Autorità competenti. Nel frattempo, il materiale è stato messo in sicurezza da una impresa specializzata e autorizzata per tale tipologia di interventi.

Prima dell’avvio delle attività di bonifica l’azienda comunicherà ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza le modalità di intervento.

La comunicazione dell’azienda fa seguito all’allarme lanciato dalla Uilm di Taranto: il sindacato aveva segnalato il “ritrovamento di amianto friabile su una tubazione situata sulle vie di corsa, in prossimità della Campata Colata 2 di Acciaieria 1, di fronte al convertitore n.2”.
Secondo quanto riportato dalla Uilm, il materiale contenente amianto “sarebbe stato individuato circa un mese fa” e “solo dopo l’esito delle analisi incapsulato nella giornata di venerdì 12”. Un ritardo ritenuto “gravissimo”, in particolare “per la possibile contaminazione dell’aria in un’area di lavoro frequentata quotidianamente dai lavoratori”.
Il sindacato evidenzia inoltre “la totale mancanza di informazione e comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori”, che “hanno il diritto di conoscere tempestivamente qualsiasi rischio per la propria salute e sicurezza”.
La Uilm chiede l’attivazione urgente di un confronto sindacale.

Anche la Fiom denuncia inoltre che “nessuna informazione è stata fornita agli Rls”, sottolineando che ciò avviene “in violazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/2008”. In assenza di una convocazione immediata di un tavolo di confronto “ad horas”, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza annunciano che “si rivolgeranno agli enti preposti”.