Foggia, traffico di droga: maxi operazione dei carabinieri, 26 arresti

Scritto il 15/12/2025
da Antonella D'Avola

I carabinieri della Compagnia di Foggia, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Foggia nei confronti di 26 persone. Ventuno sono stati condotti in carcere, mentre per altri cinque sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Le accuse

Gli indagati sono ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa si è sviluppata tra maggio 2024 e aprile 2025 e ha riguardato soggetti di età compresa tra i 23 e i 61 anni, di nazionalità italiana, albanese, georgiana e rumena.

Un traffico esteso su più regioni

Secondo quanto emerso, la rete sarebbe stata operativa non solo in provincia di Foggia, ma anche a Rieti, in Emilia Romagna e nel basso Molise, con collegamenti stabili con il Nord Italia.

Un 36enne albanese promotore del traffico

Le indagini hanno preso avvio dal monitoraggio di un 36enne albanese, con precedenti specifici, ritenuto il punto nevralgico dell’attività di commercializzazione della droga nel territorio dauno. L’uomo avrebbe gestito un ampio traffico di cocaina con base operativa a Foggia, rifornendosi all’ingrosso tramite connazionali radicati nel Nord Italia.

Quantitativi, prezzi e profitti

Il sistema di spaccio avrebbe consentito l’afflusso mensile in provincia di quantità comprese tra cinque e dieci chilogrammi di cocaina. La sostanza sarebbe stata acquistata a oltre 22 euro al grammo e rivenduta a un prezzo variabile tra i 30 e i 50 euro, generando profitti stimati in circa 200mila euro al mese.

Depositi e droga purissima

Gli indagati avrebbero potuto contare su depositi sorvegliati per lo stoccaggio e il confezionamento dello stupefacente, poi distribuito quasi sempre senza operazioni di taglio. Nel corso delle indagini, il sequestro di due chilogrammi di cocaina, proveniente dalla Bolivia, ha evidenziato una purezza del 96%, accertata dai laboratori dei Carabinieri.

Il ruolo dei corrieri e gli espedienti per eludere i controlli

Le attività di osservazione e pedinamento dei corrieri incaricati di trasportare la droga dal Nord Italia a Foggia hanno permesso di individuare sette indagati residenti in provincia di Parma, ritenuti promotori di una rete autonoma di spaccio con un giro d’affari ancora più ampio. Per evitare i controlli, il gruppo avrebbe utilizzato veicoli con doppi fondi, criptofonini e sistemi di trasferimento del denaro verso l’Albania tramite autisti di pullman di linea e autotrasportatori compiacenti. Nel gennaio scorso, lungo la SS 16, i Carabinieri hanno sequestrato 40mila euro in contanti consegnati in una piazzola di sosta.

Ulteriori provvedimenti e sequestri

Nel corso dell’operazione sono state arrestate in flagranza anche altre due persone per detenzione ai fini di spaccio, con il sequestro di circa 53mila euro in contanti e di circa 900 grammi tra hashish e cocaina.

Il ritrovamento del lupo

Durante le attività, in una zona rurale di Foggia riconducibile a uno dei destinatari del provvedimento, è stato rinvenuto un esemplare di lupo selvatico detenuto in cattività. I carabinieri forestali del NIPAAF e del Raggruppamento Carabinieri Cites, insieme ai veterinari dell’ASL di Foggia, hanno verificato le condizioni dell’animale, che sarà trasferito in un centro di recupero della fauna selvatica per le cure necessarie e un successivo percorso di reintroduzione in natura.

Il lupo trovato in cattività dai carabinieri