Viaggiava in auto trasportando a bordo oltre 300 chili di materiale rubato poco prima dalla stazione ferroviaria di Campi Salentina. Dovrà rispondere dell’accusa di furto aggravato in concorso un uomo di 43 anni, Ubaldo Luca Farano, disoccupato e senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai carabinieri la notte tra domenica 14 e lunedì 15 dicembre.
L’uomo è stato fermato a Squinzano mentre era alla guida di un Fiat Doblò, subito dopo aver compito il presunto furto. I militari sono riusciti a bloccarlo al termine di un inseguimento serrato per le strade della cittadina ai confini tra le province di Lecce e Brindisi. In macchina, il 43enne aveva con sé circa 100 chili di cavi di rame e 200 di tubi in alluminio, presumibilmente asportati dalla struttura ferroviaria.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo non avrebbe agito da solo nel cuore della notte: il sospetto è che con lui ci fosse un complice, riuscito a dileguarsi a piedi all’arrivo delle gazzelle dei carabinieri. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato nel carcere leccese di Borgo San Nicola, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’allarme per i furti di rame, il cosiddetto “oro rosso”, torna così a suonare nel Salento. Negli ultimi mesi, la provincia di Lecce è stata teatro di una preoccupante serie di raid notturni che hanno preso di mira prevalentemente aree industriali del leccese, impianti fotovoltaici e persino istituti universitari, causando ingenti danni economici e disagi alla popolazione.
Nonostante i controlli intensificati da parte delle forze dell’ordine, infatti, il metallo, il cui valore sul mercato clandestino è in costante aumento, continua a essere tra gli obiettivi primari dei malviventi.

