ORIA – Auto in fiamme, quelle di polizia locale e del sindaco, e l’assalto al bancomat di piazza Lama, ma anche altri furtarelli nel centro storico. Il difficile 2025 di Oria sul fronte sicurezza.
Alla fine di marzo, le due auto dei vigili parcheggiate alle spalle del comune date alle fiamme, per un rogo ancora senza una firma, senza un perché.
E poi, a settembre, il fuoco doloso capace di distruggere la Volkswagen Tiguan del sindaco Cosimo Ferretti. Un gesto che, al netto dell’individuazione del responsabile, un giovanissimo del posto, resta ancora tutto da comprendere, tutto da capire.
E ancora, questo dicembre, la scorsa settimana, l’assalto al Bancomat di Piazza Lama, con la Banda della Marmotta protagonista di un colpo tanto spavaldo quanto arrogante: non solo l’esplosione provocata dal gas, ma anche gli auguri di buone feste urlate dai banditi prima della fuga
Fuoco, fiamme ed esplosioni: un difficile 2025
Sul fronte sicurezza, ci sono pochi dubbi che Oria, in questo 2025, abbia mostrato il fianco a più di qualche criticità. Nonostante i vertici e i controlli, nonostante le rassicurazioni dello stesso sindaco – poche ore fa, su Facebook, Ferretti ha lanciato un messaggio: “La legalità non è negoziabile!” – la sequela di episodi registrati nel Borgo Federiciano scuote la comunità. O, almeno, una sua parte.
Per altro, proprio a dicembre, non sono mancati furtarelli nel centro storico, con presepi depredati e persino un enorme albero di Natale con annessa coccarda rossa rubato da un misterioso ladro. Insomma, buone feste. Ma il prossimo anno, complice anche la nomina del residente Guido Aprea a prefetto di Brindisi, che sia possibilmente migliore.

