Trani al Giubileo dei detenuti: in otto incontreranno il Papa

Scritto il 10/12/2025
da Redazione

Il 14 dicembre 2025 si svolgerà a Roma il Giubileo dei detenuti, uno degli appuntamenti previsti nel calendario delle celebrazioni giubilari della Chiesa Cattolica. Alla giornata, dedicata alla riflessione e al percorso spirituale delle persone detenute, prenderà parte anche una delegazione proveniente dagli istituti di pena di Trani.

Sono otto i detenuti selezionati per partecipare all’iniziativa, tre appartenenti alla sezione maschile e cinque alla sezione femminile, ciascuno accompagnato da un familiare. Insieme a loro saranno presenti il cappellano don Raffaele Sarno, tre diaconi permanenti e due volontari attivi nei percorsi pastorali delle strutture penitenziarie tranesi.

Il programma prevede, come prima tappa, il raduno presso la Fraterna Domus di Sacrofano, dove arriveranno delegazioni da tutta Italia. A partire dal pomeriggio del 12 dicembre, e fino alla sera del 14, sono in programma momenti di preghiera, testimonianze, meditazioni e iniziative curate dall’Ispettorato generale dei Cappellani, in preparazione all’incontro con il Pontefice.

La mattina del 14 dicembre è previsto il trasferimento alla Basilica di San Pietro, dove si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da Leone XIV.

“La Pastorale Carceraria della nostra Arcidiocesi desidera ringraziare l’Area educativa e la Direzione degli Istituti di pena di Trani che si sono attivate con tempestività per ottenere le autorizzazioni necessarie. La nostra gratitudine va anche all’Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo, che ha sostenuto l’iniziativa garantendo la copertura dei costi”, dichiara don Raffaele Sarno.

Il cappellano ha inoltre ricordato alcune iniziative realizzate nell’anno giubilare, tra cui “la consegna delle Lampade della Speranza, benedette nella casa di reclusione femminile alla presenza dei cappellani di Puglia e Basilicata, dei vescovi, del provveditore regionale e della direzione, oltre alla distribuzione mensile di un foglio di meditazione come strumento di riflessione”.