I fondi provengono da un bando europeo e non è possibile indicare una data certa per l’erogazione. “La situazione crea difficoltà economiche per spese affitti, trasporti e vita quotidiana”
Un gruppo di studentesse e studenti universitari ha dato vita a una protesta davanti alla sede barese di Adisu, l’Agenzia per il diritto allo studio universitario della Regione Puglia, per denunciare i ritardi nell’erogazione delle borse di studio. Alcune studentesse del collettivo Cambiare Rotta su Bari si sono incatenate all’ingresso dell’ente per chiedere certezze sui tempi di pagamento.
Secondo quanto riferito dai manifestanti, una comunicazione ufficiale avrebbe informato che gli studenti idonei non riceveranno la borsa entro il 31 dicembre. Circa 4.400 beneficiari, spiegano, dovrebbero ottenere il contributo solo nei primi mesi del 2026. Gli studenti evidenziano inoltre che, nonostante l’annuncio di uno stanziamento regionale pari a 21 milioni di euro, le risorse non sarebbero state ancora trasferite ad Adisu, con ulteriori ritardi nei pagamenti.
“La situazione sta creando difficoltà economiche diffuse, legate alle spese per affitti, trasporti e vita quotidiana – sostengono -. Siamo fuori sede, abbiamo lavorato tutta l’estate per pagarci l’affitto e ora siamo a dicembre senza soldi”, ha spiegato Martina Bovi, studentessa e una delle manifestanti incatenate.
Gli universitari segnalano anche criticità future, legate alla manovra finanziaria nazionale. Secondo i promotori della protesta, “gli annunci su nuove risorse per il diritto allo studio non compenserebbero i tagli effettuati negli anni precedenti, con una riduzione complessiva dei fondi destinati a borse e servizi essenziali”.
Nel corso della mattinata una delegazione di studenti ha incontrato Pietro Netti, direttore di Adisu. Come riferito dalla coordinatrice Antonella De Renzo, agli studenti sarebbe stato spiegato che i fondi provengono da un bando europeo e che non è possibile indicare una data certa per l’erogazione.
Il presidio, con tende e cartelli di protesta, è proseguito davanti alla sede dell’agenzia e successivamente si è spostato davanti al dipartimento Istruzione della Regione Puglia. Gli studenti chiedono un nuovo incontro istituzionale e l’indicazione di tempi certi per il pagamento delle borse di studio agli aventi diritto.

