Tecnologia e design, un’auto rivoluzionaria per Stellantis: “È la svolta per la fabbrica lucana”
“Abbiamo avuto modo di osservare da vicino la nuova Jeep Compass, un modello più ampio, avanzato e tecnologico rispetto a quello che va a sostituire. Una vera rivoluzione che potrebbe rappresentare un cambio di passo”. Con queste parole Antonio Spera, segretario nazionale di Ugl Metalmeccanici, ha commentato l’arrivo della terza generazione della Jeep Compass, attesa nelle concessionarie entro la fine del 2025.
Secondo Spera, la nuova Compass segna l’inizio di un capitolo completamente nuovo per il celebre SUV, che in diciotto anni ha superato i 2,5 milioni di unità vendute. La versione 2025 si distingue profondamente da quella lanciata nel 2017 e aggiornata nel 2021, tanto da rappresentare, nelle parole del sindacalista, “un’auto totalmente diversa”.
La grande novità è l’introduzione della piattaforma STLA Medium, condivisa con altri modelli del gruppo Stellantis come Citroën C5 Aircross, Opel Grandland e Peugeot 3008. Un’architettura tecnica più flessibile, pensata per offrire prestazioni superiori e una maggiore integrazione tecnologica.
La produzione della Jeep Compass 2025 sarà avviata in più siti industriali, ma sarà proprio l’impianto di Melfi, in provincia di Potenza, il primo ad avviare l’assemblaggio della nuova serie. “Il sito produttivo italiano rimane centrale nel piano industriale del gruppo e sarà il cuore della terza serie Compass”, ha sottolineato Spera, evidenziando il ruolo strategico dello stabilimento lucano nella filiera Stellantis.
Per il segretario Ugl, il rinnovamento della Compass non è solo un fatto industriale o stilistico, ma un segnale positivo per l’intero comparto metalmeccanico, in particolare per i lavoratori dello stabilimento di Melfi, chiamati ancora una volta a essere protagonisti nella produzione di un modello chiave per il mercato europeo.