Taranto, UGL rifiuta l’accordo sul tempo di vestizione nel 118

Scritto il 08/05/2025
da Dante Sebastio

Errica Telmo: “Ingiusto offrire 46 euro per il tempo tuta, ne spettano 500”


“Siamo fermamente contrari alla sottoscrizione di un accordo capestro per il tempo di vestizione degli operatori del SET 118”. Lo dichiara Errica Telmo, segretaria territoriale di UGL Salute Taranto, in riferimento alle trattative in corso con la società Sanità Service sul riconoscimento del cosiddetto “tempo tuta” per ausiliari e operatori socio-sanitari.

Nel corso dei vari incontri svolti con l’azienda, spiega la rappresentante sindacale, l’UGL ha sempre mantenuto una posizione di chiara opposizione rispetto a proposte che potessero penalizzare economicamente i lavoratori. “La proposta avanzata dalla società, che prevede un compenso di soli 46 euro all’anno a fronte di un diritto che dovrebbe valere circa 500 euro, è per noi irricevibile”, afferma Telmo.

A supporto della sua posizione, la sindacalista richiama diverse sentenze della Corte di Cassazione, tra cui la n. 7738/2018 e la n. 9417/2018, che riconoscono il diritto alla retribuzione per il tempo impiegato dagli operatori a indossare e togliere la divisa di servizio. Inoltre, l’ordinanza n. 8627/2020 ribadisce come tali attività debbano essere considerate parte integrante dell’orario di lavoro, se svolte al di fuori del turno, secondo anche la normativa europea recepita con la direttiva 2003/88/CE.

“Nonostante questo quadro normativo chiaro, Sanità Service ha proposto un’intesa che pare più attenta al bilancio aziendale che ai diritti degli operatori”, accusa Telmo, sottolineando come alcune sigle sindacali abbiano già espresso il loro assenso, mentre UGL Salute ha deciso di non aderire e di contestare la proposta in ogni sede legale e sindacale.

“Non accetteremo accordi lesivi per i lavoratori, né ci lasceremo intimidire da pressioni psicologiche dovute a presunte difficoltà economiche della società. I diritti acquisiti vanno rispettati”, conclude la rappresentante dell’UGL, rivendicando il ruolo del sindacato nella tutela del lavoro dignitoso e retribuito in modo equo.