Ex Ilva, Bitetti: “Non accetteremo più ricatti tra occupazione e salute”

Scritto il 07/05/2025
da Dante Sebastio

Il candidato sindaco per Taranto del Centrosinistra interviene sull’incendio cha colpito l’Altoforno 1


A seguito del recente incendio verificatosi all’interno dello stabilimento ex Ilva di Taranto, il candidato sindaco Piero Bitetti ha rilasciato una dichiarazione in cui delinea la sua visione per il futuro della città, segnando una netta cesura con il passato industriale centrato sulla produzione dell’acciaio.

“Chi pensa che Taranto tra dieci anni sarà identica a oggi si sbaglia di grosso”, ha dichiarato Bitetti, che ha ribadito l’intenzione di avviare una transizione irreversibile e determinata verso un modello di sviluppo alternativo, fondato sulla diversificazione economica, sull’innovazione sostenibile e su una nuova relazione tra produzione e territorio.

Pur riconoscendo la complessità di questo processo e la necessità di tempi lunghi, il candidato ha sottolineato come l’attesa non possa trasformarsi in immobilismo. “Ogni giorno perso è un giorno sottratto al futuro di Taranto”, ha affermato, ribadendo che la salute pubblica non può essere oggetto di trattativa.

Bitetti ha assicurato che, qualora eletto, il Comune sarà attivo su tutti i fronti previsti dalla legge per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, inclusa una revisione rigorosa dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Al centro della sua proposta politica anche la tutela dei diritti dei lavoratori, con un richiamo esplicito all’articolo 31 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che garantisce condizioni di lavoro dignitose e sicure.

“Non accetteremo più una produzione a ogni costo. Questo approccio ha segnato troppo a lungo la storia di Taranto. Per noi è un capitolo chiuso”, ha concluso Bitetti, invocando un futuro libero da ricatti occupazionali e ambientali, dove lo sviluppo economico possa finalmente coesistere con la giustizia sociale e ambientale.