Un colpo organizzato nei minimi dettagli, un sequestro lampo e un bottino da oltre 200mila euro: è quanto accaduto lungo la strada Provinciale 231, all’altezza dell’agro di Corato, dove un gruppo di uomini armati ha assaltato un camion diretto verso la grande distribuzione, carico di salumi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Comando provinciale di Barletta Andria Trani, il commando ha costretto l’autista – dipendente di una ditta locale – a fermarsi sotto la minaccia delle armi. Dopo essersi impossessati del mezzo, i malviventi hanno sequestrato l’autotrasportatore, obbligandolo a salire su un’altra vettura. L’uomo è stato poi liberato nelle campagne di Terlizzi, solo dopo che il carico era stato trasbordato su un secondo mezzo, con l’aiuto di altri due complici, in un’area di parcheggio protetta. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e condotte dal Nucleo Investigativo dei carabinieri, hanno portato all’emissione di sei ordinanze di custodia cautelare per rapina a mano armata con sequestro di persona, riciclaggio, ricettazione e favoreggiamento.
Il provvedimento è stato eseguito con il supporto di unità speciali. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, Gps e analisi delle immagini di videosorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito l’organizzazione del gruppo, radicato tra Trani e Andria. Nel corso delle perquisizioni, sono state sequestrate due auto – un’Alfa Romeo Stelvio e un’Audi A4 Station Wagon – usate dal gruppo e ritrovate in una base logistica adibita a nascondiglio per veicoli rubati. All’interno, sono stati rinvenuti arnesi da scasso, ricetrasmittenti e chiodi a tre punte, probabilmente destinati a ostacolare eventuali inseguimenti da parte delle forze dell’ordine.
I sei indagati – Michele Carrara, 48 anni, di Molfetta; Giuseppe Frappampina, 40 anni di Bari; Riccardo Guglielmi, 57 anni, Giuseppe D’avanzo, 53 anni, Francesco Fortunato, 62 anni e Nicola Rella, 71 anni questi ultimi tutti di Andria – saranno sottoposti agli interrogatori di garanzia nei prossimi giorni. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la loro responsabilità dovrà essere accertata nel corso del processo, nel pieno rispetto del principio del contraddittorio.