BRINDISI – Sequestrati oltre duemila profumi “vietati” e quindi irregolari al porto durante i controlli sulle merci in arrivo dalla Grecia. L’operazione è dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli insieme ai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi.
Il carico, proveniente dall’Est Europa e trasportato su un autoarticolato imbarcato su un traghetto, è stato sottoposto a verifica dopo l’emersione di irregolarità nella documentazione commerciale. Dopo l’ispezione approfondita, con lo svuotamento completo del mezzo, la scoperta. Ovvero il rinvenimento di 2.264 tra erogatori e taniche di profumi, in parte privi di etichettatura obbligatoria sulla composizione e sull’origine.
Profumi “vietati” al porto di Brindisi: i rischi per la salute
Dalle analisi delle etichette presenti emerge la possibile presenza di “Lilial”, sostanza vietata dalla normativa europea perché ritenuta potenzialmente cancerogena e tossica per la riproduzione. Per il rischio per la salute dei consumatori e la violazione del Regolamento UE 1223/2009, l’intero carico, una volta sequestrato, è stato segnalato all’Autorità giudiziaria.
L’operazione conferma l’efficacia della collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel presidio delle frontiere e nella tutela della sicurezza del mercato e dei consumatori.