BRINDISI – Non è stata trovata nessuna lesione sul corpo di Abel Okubor, il 37enne nigeriano deceduto lo scorso 1 maggio all’interno del Cpr di Brindisi per un improvviso e fatale malore. L’autopsia eseguita nel pomeriggio di oggi dal medico legale Domenico Urso su disposizione della Procura di Brindisi, pm Pierpaolo Montinaro, ha escluso una morte violenta, ma per conoscere le cause esatte del decesso bisognerà attendere l’esito degli esami istologici depositati nella perizia.
La salma, libera dopo l’esame, potrà ora essere restituita alla famiglia e, quindi, rimpatriata in Nigeria secondo le modalità e i tempi dettati dalla Questura di Brindisi e dall’ambasciata.
Sulla morte di Abel, meglio: sull’odissea vissuta dal ragazzo che, da tempo, chiedeva di essere regolarizzato, Antenna Sud aveva ascoltato il suo avvocato, Bartolo Gagliani.
Morte migrante a Restinco, l’interrogazione di Stefanazzi
Intanto, sempre nel pomeriggio, il decesso dello sfortunato migrante è stato oggetto del question time presso la Camera dei Deputati, in virtù dell’interrogazione presentata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dal parlamentare salentino del Pd Claudio Stefanazzi.
Infine, per venerdì, davanti al Centro di Restinco, è in programma una manifestazione del sindacato Cobas. L’attenzione sulle tematiche legate alle condizioni di vita dei migranti, anche alla luce delle recenti polemiche sulle politiche in tema di immigrazione attuate dal Governo Meloni, è alta.